Jacopo Rinaldi

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Un film può diventare un pettine (A Film Can Become a Comb)

2021
Curated by Alessandro Castiglioni, Museo MA*GA, Gallarate (MI)

Through his practice, Jacopo Rinaldi reconstructs and deconstructs narrative scenarios that enable new ways of interpreting history and stories.
Un film può diventare un pettine (A Film Can Become a Comb) stems from a reinterpretation of Il museo dei sogni (The Museum of Dreams), a 1950 short film by Luigi Comencini that recounts the destruction of film reels at a factory in Olgiate Olona: the Benigno Marcora company, which, from the 1920s to the 1960s, was one of the few in the world dedicated to the reclycling of celluloid film.  
Reflecting on the practices of remembering and forgetting—and on the act of mark-making as both creation and erasure of images—the artist worked with students from the Liceo Artistico in Busto Arsizio to produce a series of drawings based on details from the film. Rinaldi then animated and reworked these drawings, constructing a circular narrative composed of fragments: a burning film reel, a girl combing her hair, and workers destroying film canisters.














Un film può diventare un pettine

2021
A cura di Alessandro Castiglioni, Museo MA*GA, Gallarate (MI)

Jacopo Rinaldi, attraverso la sua pratica, riscostruisce e decostruisce scenari narrativi che rendono possibili nuove modalità di interpretazione della storia e delle storie. Un film può diventare un pettine nasce dalla rilettura di un cortometraggio di Luigi Comencini del 1950 Il museo dei Sogni, che parla della distruzione delle pellicole dei film in un’azienda di Olgiate Olona: la Benigno Marcora che è stata dagli anni 20’ ai 60’ una delle poche aziende al mondo ad occuparsi del macero delle pellicole di celluloide. 
Riflettendo sulle pratiche del ricordare e del dimenticare, e sul segno come gesto di creazione o cancellazione di immagini, l’artista ha lavorato con gli studenti del Liceo Artistico di Busto Arsizio, per la realizzazione di una serie di disegni di alcuni dettagli tratti dal film che poi Rinaldi ha animato e rielaborato costruendo un racconto circolare composto da frammenti: una pellicola che brucia, una ragazza che si pettina, degli operatori che distruggono le pizze dei film".